
APPRENDIMENTO
E DSA
“L’apprendimento è un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che, successivamente, utilizza per strutturare e orientare il proprio comportamento in modo duraturo”
Le capacità di apprendimento consentono a ciascun individuo di acquisire nuove conoscenze,
non soltanto a scuola, ma in qualsiasi ambito della vita.
A partire dal 2010, grazie alla Legge 170 che disciplina le norme in materia di
Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA),
si è assistito ad un crescente aumento di diagnosi di questo disturbo.
È fondamentale saper distinguere una difficoltà di apprendimento
da un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA);
sono infatti due condizioni diverse che richiedono trattamenti differenti.
Che cosa sono le difficoltà di apprendimento?
Le difficoltà di apprendimento si riferiscono genericamente alle difficoltà nell’acquisire nuove conoscenze
rispetto alle principali aree degli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo).
Le difficoltà di apprendimento possono essere transitorie e modificabili attraverso adeguati interventi mirati.
Esse sono determinate da molteplici fattori ambientali
come una scarsa qualità dell’insegnamento scolastico, aspetti emotivi del bambino,
un clima familiare poco sereno, un ambiente socio-culturale svantaggiato o differenze linguistiche.
Che cosa sono i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)?
I DSA rientrano in una categoria diagnostica precisa in cui le difficoltà di apprendimento sono significative
e persistono per almeno 6 mesi, nonostante siano stati attuati interventi mirati a risolvere tali difficoltà.
I DSA rappresentano circa il 4% della popolazione italiana
(almeno 1 bambino in una classe media di 25 alunni).
Le caratteristiche dei DSA, come suggerisce l’acronimo, evidenziano che si tratta di un:
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Disturbo: le difficoltà alla base del diverso modo di apprendere hanno un’origine neurobiologica innata
che non dipende dai fattori ambientali; il bambino con DSA non è “svogliato”, ma fatica realmente ad apprendere.
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Specifico: le difficoltà interessano uno specifico ambito degli apprendimenti, ma non è compromesso
il funzionamento intellettivo generale; il bambino con DSA ha un quoziente intellettivo nella norma.
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Apprendimento: le difficoltà riguardano l’automatizzazione degli apprendimenti scolastici di base
(lettura, scrittura, calcolo) e si distinguono in:
Compromissione della lettura (dislessia)
Compromissione dell’espressione scritta (disortografia, disgrafia)
Compromissione del calcolo (discalculia)
Che cos’è la difficoltà di comprensione?
Negli ultimi anni anche la difficoltà di comprensione è stata oggetto di particolare interesse
da parte dei ricercatori. Essa, a livello diagnostico, non rientra tra i DSA
poiché la comprensione si ritiene un’abilità trasversale rispetto al dominio degli apprendimenti
e non investe una specifica area scolastica.
Si tratta tuttavia di un disturbo da non sottovalutare, che implica diversi processi cognitivi e metacognitivi,
spesso legato ai DSA dal momento in cui la comprensione rappresenta l’obiettivo primario della lettura.
Comprendere un testo scritto implica le abilità di decodificare e selezionare le informazioni principali,
di metterle in rete attraverso l’uso del ragionamento logico per costruire un significato.
Rappresenta un’abilità fondamentale dell’essere umano per svolgere attività scolastiche e lavorative,
ma anche per le attività ludiche, creative e per vivere pienamente
grazie alla comprensione di ciò che ci circonda, che ci porta ad agire in modo consapevole.
- Psicologa Psicoterapeuta - Operatrice Shiatsu -